I RISCHI CARDIOVASCOLARI DELL’ESERCIZIO FISICO E MODALITÀ PER PREVENIRLI O MINIMIZZARLI ATTRAVERSO UN ADEGUATO SCREENING PREVENTIVO
Come evidenziato in precedenza l’esercizio fisico svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento di numerose affezioni. A fronte di tale effetto positivo, l’attività fisica sportiva può anche comportare alcuni rischi, in particolare a carico dell’apparato cardiovascolare.
L’esercizio fisico, infatti, può rappresentare il trigger di eventi acuti, quali:
L’attività fisica regolare, inoltre, soprattutto se caratterizzata da un elevato impegno del sistema cardiovascolare, può essere responsabile di un’evoluzione sfavorevole del quadro clinico di alcune cardiopatie.
La probabilità che si verifichino eventi cardiovascolari durante esercizio fisico è più elevata nei pazienti:
1. affetti da cardiopatia,
2. in età adulta/avanzata,
3. in quelli sedentari,
4. con fattori di rischio cardiovascolare,
5. e quando l’attività fisica è praticata ad intensità elevata.
La probabilità, invece, è minore quando l’attività fisica è praticata
Allo scopo pertanto di ridurre il rischio di eventi cardiaci avversi, quindi, risulta importante eseguire:
Pertanto in accordo con la Task Force delle più autorevoli società italiane di cardiologia e di medicina dello sport il nostro studio consiglia e attua un protocollo di screening cardiologico preventivo attraverso una Visita cardiologica ed un ECG e nei pazienti con fattori di rischio cardiovascolari, nei pazienti cardiopatici e negli uomini con età superiore a 40 anni e nelle donne con età superiore di 50 anni anche con un Test da sforzo.
L’esercizio fisico, infatti, può rappresentare il trigger di eventi acuti, quali:
- Sindromi coronariche e
- Morte improvvisa.
L’attività fisica regolare, inoltre, soprattutto se caratterizzata da un elevato impegno del sistema cardiovascolare, può essere responsabile di un’evoluzione sfavorevole del quadro clinico di alcune cardiopatie.
La probabilità che si verifichino eventi cardiovascolari durante esercizio fisico è più elevata nei pazienti:
1. affetti da cardiopatia,
2. in età adulta/avanzata,
3. in quelli sedentari,
4. con fattori di rischio cardiovascolare,
5. e quando l’attività fisica è praticata ad intensità elevata.
La probabilità, invece, è minore quando l’attività fisica è praticata
- a bassa intensità e
- nei soggetti che si allenano regolarmente.
Allo scopo pertanto di ridurre il rischio di eventi cardiaci avversi, quindi, risulta importante eseguire:
- un adeguato screening prevenzione
- avviando i soggetti ad un graduale e progressivo condizionamento fisico, soprattutto se hanno cardiopatia nota, età avanzata, o fattori di rischio coronarico.
Pertanto in accordo con la Task Force delle più autorevoli società italiane di cardiologia e di medicina dello sport il nostro studio consiglia e attua un protocollo di screening cardiologico preventivo attraverso una Visita cardiologica ed un ECG e nei pazienti con fattori di rischio cardiovascolari, nei pazienti cardiopatici e negli uomini con età superiore a 40 anni e nelle donne con età superiore di 50 anni anche con un Test da sforzo.